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La grande bufala del riscaldamento globale di origine antropica

Entro pochi giorni termina l’anno 2014 e già i giornali parlano di anno record in quanto a caldo. L’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), foro scientifico formato dalle Nazioni Unite e l’Organizzazione meteorologica mondiale, che avrebbe lo scopo di studiare il riscaldamento globale, non si stanca di sbandierare la nostra prossima fine ventura. Visioni apocalittiche del tipo: il mondo sommerso dalle acque di scioglimento dei ghiacci, carestie, alluvioni, insomma un clima impazzito. Certo che, come al solito, i media italiani, che non brillano certo di capacità critica, riportano supinamente tutte queste visioni ed oramai, pare che tutti siano completamente d’accordo.  Gli scienziati pare che siano tutti certi nel ritenere probabile al 95% che il riscaldamento globale sia causato dall’uomo. Quindi fine della discussione! O forse no.

Il clima della terra è molto variabile ed in continua evoluzione, quindi non esiste una vera temperatura media  di riferimento, se non su periodi relativamente brevi. Solitamente ci si riferisce ad un aumento medio globale di circa un grado centigrado rispetto a metà del 1800. Ecco nel grafico di seguito l’andamento dell’anomalia della temperatura terrestre come scarto rispetto al 1850.

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L’aumento pare innegabile, soprattutto a partire dai primi anni del secolo scorso.

Tuttavia, basta cambiare la scala temporale e la situazione cambia radicalmente. Di seguito l’andamento della temperatura degli ultimi 11.000 anni, dedotto da carotaggi di ghiaccio provenienti dalla Groenlandia.

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Appare chiaro che, quello che sembrava un colpevole aumento degli ultimi 100 anni, si tramuta in un incremento termico del tutto anonimo e modesto rispetto a quanto avvenuto negli ultimi 11.000 anni. Ricordo agli scettici, che, secondo le solite fonti “sicure” dell’IPCC la Groenlandia si sta pure sciogliendo come neve al sole e questo non sarebbe mai successo prima. Si certo, come no!

In realtà la temperatura della terra, soprattutto alle medio e alte latitudini, noi compresi, può variare di molti gradi, sia pure in poco tempo e il modesto cambiamento attuale appare di poco conto. A scanso di equivoci ricordo che l’anidride carbonica presente nell’aria è continuata ad aumentare nell’ultimo secolo, nonostante negli ultimi 15 anni la temperatura media terrestre sia rimasta stabile, in barba al parere dell’IPCC. In un prossimo articolo proverò a scandagliare le motivazioni recondite e magari poco nobili, gli interessi economici che stanno dietro al fenomeno del “riscaldamento globale” presunto.

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Infine, un breve appunto: in realtà noi ci lamentiamo, o temiamo un aumento di temperatura, ma abbiamo perso memoria degli effetti del suo contrario. Un calo relativamente contenuto di temperatura, così come è già successo in epoca storica (dall’anno 1000 a metà 1800) porta con sé carestie, distruzioni dei raccolti in aree temperate, migliaia di morti per freddo e malattie. Non c’è che augurarsi, quindi che la temperatura non faccia scherzi di questo genere e che il nuovo anno 2015, sia con una giusta quantità di pioggia, di caldo e con un freddo non esagerato soprattutto durante le epoche dei raccolti.

Buon anno

Fausto Cavalli

Agronomo esperto di agricoltura, energie rinnovabili, economia e politica