L’agricoltura ha paura dei robot?

Come sarà l’agricoltura del futuro?
Oggi la classica scampagnata tra i campi è fatta ancora dell’odore di fieno, il rombo del trattore e quella sensazione di essere nella natura, lontani da semafori e dal traffico, dai computer e wi-fi; trovi la fattoria, la semplicità del contadino, i ritmi della natura.
In futuro potrebbe non essere più così, i contadini quasi scompaiono, il casolare, se rimane, è ristrutturato in una centrale operativa di agri scienza. Antenne ovunque, nessun rombo di trattore, solo un sommesso ronzio di decine di droni che sorvolano come api i campi e trasmettono miliardi di dati alla centrale. Poi il computer dirà ai robot seminatori dove piazzare il seme e quanto, così come per fertilizzare, diserbare e raccogliere. Se andate a leggervi Isaac Asimov ne Il Sole nudo, trovate tutto ciò già descritto con settant’anni di anticipo e quello che ha predetto non è poi così bucolico.